Cerca nel blog

lunedì 18 giugno 2018

ARCHITETTURE LIQUIDE 23 - IL MIO DUOMO

olio su tela 100x100
Premio Internazionale A.U.P.I.
Albo Ufficiale Poeti-Pittori Italiani
Premiazione presso il Circolo Volta Milano, sale delle feste
IV classificata Premio Pittura
Grande Medaglia Aurea e Coppa
e premio speciale decretato dal Presidente di Giuria Carlo Bozzali

Studiare assorbire e poi dipingere il Duomo di Milano mi ha dato spazio alla riflessione, alla giusta lentezza in un mondo che non ti dà tempo, l'ho osservato toccandone la pietra per sentirne il respiro , lui così imponente, così solenne, così grande ! Eppure così delicato, così etereo, così elegante ! Un mondo solido che, tuttavia, al chiaro di luna, pare un'illusione fatata di arabeschi di ghiaccio pronta a svanire in un soffio! Con quale nitidezza le sue guglie ornate di angeli e la turbolenza dei suoi pinnacoli si stagliano contro il cielo e con quale ricchezza le sue ombre si proiettano sul suo tetto candido! Una visione !
Un inno intonato nella pietra, una poesia incisa nel marmo!
Un mio tributo alla Mia Milano in un Soffio







lunedì 28 maggio 2018

METROPOLIS

Dal 2 al 15 giugno 2018, M.A.D. MANTOVA ARTE DESIGN Via Cavour 59 
presenta la mostra METROPOLIS di Marin Kaminsky & Silvia Senna presentazione del critico d'arte Franco Bulfarini 

Inaugurazione mostra il 6 giugno ore 19


I lavori delle due artiste che verranno presentate sono una sintesi del tempo dove la "vita" è il grande tema che da sempre si espande in un ambito filosofico con uno sguardo scientifico sulle origini della natura umana. Si tratta di una nuova religione artistica: Antropologia Metropolitana. 


Le luci abbaglianti sui colori infuocati delle opere di Marina Kaminsky squarciano le convenzioni pittoriche per spingere l'acceleratore sulle emozioni visive, su uno shock sensoriale. Nelle sue opere tutto si muove come la frenesia metropolitana, eppure tutto è fermo come in uno stop frame digitale.


Architetture Liquide di Silvia Senna nel dare un titolo a un percorso nelle sue opere ha scelto un ossimoro creando un dualismo che attira, incuriosisce e trasporta direttamente nell’intersecarsi di linee del quadro. Le strutture di cemento, apparentemente solide, incrollabili, ferme nella loro solenne staticità improvvisamente premono sull’acceleratore della prospettiva. Sono i nuovi templi del pensiero e del fare.




https://www.enciclopediadarte.eu/scheda.asp?id=1122