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mercoledì 26 aprile 2017

MOSTRA CENTRO CULTURALE ZEROUNO PATROCINIO FONDAZIONE DE.NITTIS BARLETTA


Avere uno scopo.....non mancate!
Il mezzo più noto per avvicinarsi agli altri è la parola. Si conoscono diversi mezzi di espressione e l’arte è, da sempre, uno di essi. E’ un film storico come Taxi Driver, dal testo essenziale, ad ispirare un'esposizione di arte contemporanea che è la concreta prova di come nella vita si possa cercare di avvicinarsi alle persone attraverso l'arte. Uno dei capolavori del cinema contemporaneo lascia riflettere sulla necessità di non essere soli, di avvicinarsi agli altri e di avere obiettivi, estremi indispensabili per le opere d'arte e per chi le crea. Con diverse tecniche e svariate cromie si è cercato di lasciare un segno in un’esposizione molto particolare in cui non si assiste ad una netta differenza tra figurazione ed astrazione, ogni concettualità riconosce identificazioni figurate in un intrigo tonale grandioso, tra gesti, striate di colore e losanghe nette. Silvano De Bernardi, Carloluigi Colombo, Nicola Schiraldi e Silvia Senna mostrano come 'avere uno scopo' sia fondamentale per raggiungere obiettivi ed avvicinarsi agli osservatori. Il titolo della mostra è un estratto della citazione del film che lascia intendere facilmente il fine dell'evento, ma non lascia campo di intendimenti alla grandezza estetica che si potrà godere sono con le opere in esposizione. E’ una mostra, questa, in cui si può dire tanto, in una descrizione attenta e puntuale, in realtà non c’è sunto che potrà mai enucleare la magia di quei tratteggi e la grandezza di quei gesti.



Collettiva d'arte contemporanea a cura di Anna Soricaro 27 aprile -  10 maggio

...ogni astrazione ha identificazioni figurate in un intrigo tonale grandioso...
[..] io ho sempre sentito il bisogno i avere uno scopo nella vita, non credo che uno possa dedicarsi solo a se stesso, al proprio benessere. Secondo me uno deve cerare di avvicinarsi alle altre persone.
(Taxi Driver, 1976, diretto da Martin Scorsese)

Sede: Centro Culturale Zerouno, via indipendenza 27 Barletta

patrocinio Fondazione De Nittis



L’arte di Silvia Senna si distende e si allarga sulla superficie e imponendosi per il sapiente uso dei cromatismi. Maturata nel tempo Senna allunga il colore con saggezza, la si immagina chinata con la testa a tirare il pennello finchè il colore lo consente. Invadono il campo le cromie, grandemente gestite, creando spazi quasi infiniti in cui lo sguardo dell’osservatore si perde, si dettaglia e si libra, inevitabilmente, in grandezze così tanto invadenti. Un’arte accattivante, avvincente, intrigante e misteriosa perché si celano sagome e pensieri in un dipanarsi continuo e in un vagare dello sguardo allargato. Sa coinvolgere con le cromie Senna e sa farlo con una classe ed una raffinatezza che mostra un grande carattere ed una grande maturità acquisita negli anni.

Architetture Liquide 92

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